Uno dei propositi costanti di World Goodwill è la mobilitazione della buona volontà nel mondo. Man mano che una parte di questa si riduce, cerchiamo di informare i nostri contatti delle molte iniziative globali in tutto il mondo attuate da individui e gruppi in nome del Bene Comune. Queste iniziative e programmi sono incredibilmente varie, e coprono le tante sfide – politiche, sociali, ecologiche, ecc. – che dobbiamo affrontare in questi tempi attuali di verifica per il pianeta. I gruppi impegnati in queste iniziative spesso vengono descritti come organizzazioni non-governative, organizzazioni della società civile o imprese sociali. Il filo rosso che le unisce è l’energia della buona volontà, che motiva i loro continui sforzi di creare un mondo migliore per tutti.

I lettori della nostra newsletter conoscono già le sezioni “Goodwill News Brief” e “Transition Activities” che usiamo per mettere in rilievo questo genere di lavoro nella newsletter. Come ulteriore sviluppo di questo, Goodwill in Action (lucis.typepad.com/goodwill-in-action) è un blog che cerca di aggregare le informazioni da Internet, mettendo in luce esempi di buona volontà in molte diverse situazioni. Ecco una piccola selezione degli articoli del blog:

“Il Vietnam aiuta il Ciad a migliorare la sicurezza alimentare http://bit.ly/9Iy4pB)*. Un positivo esempio di cooperazione "Sud-Sud", facilitata dalla Food and Agriculture Organisation dell’ONU, che dimostra come lo sviluppo e l’aiuto reciproco stiano diventando responsabilità di tutte le nazioni”.

“‘Onestà e ipocrisia di fronte al terrorismo’. (http://bit.ly/eQ9wrz)* Gli aspetti non salvati, non riconosciuti della personalità di un individuo o di un popolo costituiscono una barriera per l’anima. La buona volontà aiuta a portare un’atmosfera di chiarezza, coraggio e onesta auto-valutazione in cui è possibile riconoscere e superare questo punto cieco psicologico. In quest’articolo Ziad Asali e Hussein Abish gettano una luce sugli atteggiamenti verso i cristiani nel mondo arabo, e fanno suggerimenti costruttivi per il cambiamento”.

“La cura della salute e l’arte della manutenzione della motocicletta (http://nyti.ms/c3YTl4)*. la storia di Tsepo Kotelo dimostra la necessità essenziale di qualcosa di non comune nell’elenco delle cose da farsi per la salute nel Terzo Mondo: la manutenzione della motocicletta.

Il Lesotho ha tassi di AIDS e tubercolosi tra i più alti al mondo, e molto del tempo di Kotelo è impiegato nel dare consulenza e nell’esaminare le persone per queste malattie, nel fare conferenze sulla prevenzione dell’AIDS e nell’aiutare le persone a seguire i propri piani di cura e a trattare gli effetti collaterali. Inoltre controlla le forniture idriche, aiuta i paesani a migliorare le misure igieniche, pesa e immunizza i neonati, esamina le donne incinte e cura le malattie di base.

Fino al 2008 Kotelo riusciva a visitare solo tre villaggi a settimana, perché doveva raggiungerli a piedi, camminando per chilometri e chilometri. Ma nel febbraio di quell’anno Kotelo ha avuto una motocicletta – il miglior veicolo per raggiungere i villaggi rurali dell'Africa, dei quali la maggioranza si trova distante da vere e proprie strade. Proprio essenziale, gli sono stati dati anche gli strumenti per mantenere in funzione la moto: ha ricevuto un casco e abiti protettivi, gli è stato insegnato a guidare ed è stato addestrato a iniziare ogni giornata con un rapido controllo della moto. La sua motocicletta inoltre viene controllata a fondo da un tecnico che va a trovarlo una volta al mese. Ora, invece di passare le sue giornate camminando verso il suo lavoro, può fare il suo lavoro”.

* I link all’interno delle parentesi sono stati abbreviati appositamente e devono essere inseriti esattamente come si presentano qui.

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