172-179

[172] FORME-PENSIERO,

[173] COSTRUIRE FORME-PENSIERO: REGOLE,

[174] POTERE DEL PENSIERO,

[175] TEMPO,

[176] TRIANGOLI DI LUCE,

[177] VERITÀ,

[178] VIRTÙ,

[179] VISUALIZZAZIONE

[172] FORME-PENSIERO

(1) L’uomo costruisce continuamente forme‑pensiero, e segue inconsciamente lo stesso metodo seguito dall’Ego nel costruire i suoi corpi, così come lo segue il Logos nella costruzione del suo sistema ed un Logos planetario lo usa per costruire il suo schema.

Un uomo parla, e ne risulta un mantra molto diversificato. L’energia così generata spinge in attività una moltitudine di piccole vite che procedono a costruire una forma per il suo pensiero; esse seguono degli stadi analoghi a quelli già descritti. Attualmente l’uomo produce queste vibrazioni mantriche inconsciamente ed ignorando le leggi del suono ed il loro effetto. Così non conosce il lavoro occulto che fa. Più tardi parlerà meno, saprà di più e costruirà più accuratamente delle forme che produrranno effetti potenti sui livelli fisici. (3 - 786).

(2) Gran parte delle situazioni penose alle quali assistiamo oggi nel mondo, può essere fatto risalire direttamente alla manipolazione errata della materia mentale da parte dell’uomo…

L’egoismo, i motivi sordidi, la risposta pronta agli impulsi malvagi, che hanno distinto la razza umana, hanno causato una condizione di cose che non ha uguali nel sistema. Una gigantesca forma-pensiero si libra su tutta la famiglia umana, costruita dagli uomini dappertutto durante le età, energizzata dai desideri insani e dalle malvagie inclinazioni di quanto vi è di peggio nella natura umana, e mantenuta in vita dalla soddisfazione dei suoi desideri più bassi. Questa forma-pensiero deve essere disgregata e dissipata dall’uomo stesso. (3 - 947/8).

(3) Di fronte ad ogni serio aspirante ai Misteri sta quella forma vitalizzata da lui stesso costruita e nutrita durante il corso delle incarnazioni precedenti, che rappresenta la totalità dei suoi desideri, moventi e pensieri cattivi. (3 - 953).

(4) In ogni costruzione di pensiero… gli uomini devono fare diverse cose, che si possono elencare nel modo seguente: … Purificare i loro desideri inferiori, in modo da essere in grado di vedere con chiarezza nel senso occulto… la capacità di perdere di vista il proprio interesse in favore di quello del gruppo, collaborando così al piano. …Acquistare il dominio della mente… la capacità, sviluppata gradatamente dopo che la mente è stata dominata con la concentrazione, di meditare in senso occulto, per far così scendere il piano dai livelli superiori, (e) accertare la propria parte nel piano… Infine, dopo aver costruito una forma-pensiero, il servitore dell’umanità deve imparare il modo di inviarla alla sua missione… L’uomo comune è spesso vittima delle sue forme pensiero. Le costruisce, ma non è abbastanza forte per inviarle a compiere il loro lavoro, né abbastanza saggio per dissiparle quando è necessario. (3 - 955/6).

(5) Una forma-pensiero è il risultato di due tipi d’energia:

quella che emana dapprima dall’Ego sui livelli astratti;

quella che origina secondariamente dall’uomo sul piano fisico per mezzo del cervello. (3 - 958).

(6) Tutte le attività d’ogni genere sono il risultato:

a. di forme pensiero costruite coscientemente o inconsciamente;

b. di forme-pensiero auto-iniziate o dell’effetto di forme-pensiero altrui;

c. della responsività ai propri impulsi interiori, o della responsività agli impulsi di altri e perciò a forme-pensiero di gruppo. (3 - 977)

(7) Non vi è vita, per quanto circoscritta, o persona in condizione tale da non permettere di cominciare a lavorare con intelligenza e a costruire forme pensiero secondo la legge e con comprensione. Non vi è giorno nella vita di qualsiasi uomo, soprattutto se è un aspirante o un discepolo, in cui egli non possa lavorare con la materia mentale, controllare l’uso del pensiero, osservare l’effetto dei suoi processi mentali sulle persone con le quali viene in contatto e in tal modo usare la sua… sostanza mentale… affinché divenga sempre più utile. (4 - 280).

(8) Una forma pensiero può anche essere un mezzo d’avvelenamento e agire su tutte le sorgenti di vita… Una violenta avversione, una preoccupazione che tormenta, una gelosia, l’ansia costante e l’ardente desiderio di qualcosa o qualcuno possono avere l’effetto di un irritante o di un veleno, tanto potente da rovinare tutta l’esistenza e rendere vano il servizio. Tutta la vita risulta amareggiata e devitalizzata dalla preoccupazione, dall’odio o dal desiderio incorporato nella forma pensiero. Tutte le relazioni con gli altri sono rese vane, se non addirittura nocive, poiché l’aspirante preoccupato o sospettoso rovina la cerchia familiare o il suo gruppo di amici con il suo atteggiamento interiore velenoso, governato da un’idea. Il rapporto con la propria anima e la forza del contatto con il mondo delle idee spirituali sono a un punto morto, poiché egli non può progredire, essendo trattenuto dal veleno presente nel suo sistema mentale. La sua visione è distorta, la sua natura è corrosa e tutte le sue relazioni sono ostacolate dai pensieri logoranti e tormentosi ai quali egli stesso ha dato una forma e la cui vita è tanto potente che può avvelenarlo. (4 - 489).

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[173] COSTRUIRE FORME-PENSIERO: REGOLE

La necessità di pensare con chiarezza ed eliminare ogni pensiero che sia senza scopo, distruttivo e negativo è sempre più evidente a mano a mano che l’aspirante progredisce nel suo cammino. Con l’accrescersi del potere della mente e della capacità di differenziare il proprio pensiero da quello della massa, l’essere umano dà inevitabilmente forma alla sostanza mentale. All’inizio ciò avviene in modo automatico e inconscio. Egli non può impedirlo e, fortunatamente per il genere umano, le forme costruite sono così deboli da risultare praticamente innocue o tanto in accordo con il pensiero di massa che i loro effetti sono trascurabili.

Tuttavia, a mano a mano che l’uomo evolve, il suo potere e la sua capacità di nuocere o di aiutare aumentano e, a meno che non impari a costruire correttamente ed a purificare il movente di ciò che costruisce, egli diventerà un mezzo di distruzione ed un centro di forza dannosa, distruggendo e danneggiando non soltanto se stesso, come vedremo fra poco, ma facendo del male e producendo danno anche a coloro che vibrano all’unisono con lui.

Ammesso tutto questo, mi si potrebbe giustamente domandare: esistono regole semplici che l’aspirante serio e sincero possa applicare a questa scienza della costruzione di forme-pensiero, che siano inoltre tanto chiare e concise da produrre il necessario effetto?

Le regole vi sono e ve le esporrò in parole semplici in modo che l’aspirante, nel seguirle, possa evitare i pericoli della magia nera ed imparare a costruire in accordo con il Piano. Se egli seguirà le regole che indicherò, eviterà il complesso problema che si è ciecamente costruito da sé, che impedisce l’accesso della luce del giorno e oscura il suo mondo imprigionandolo in una muraglia di forme che incorporano per lui la sua peculiare grande illusione.

Queste regole potranno sembrare troppo semplici al dotto aspirante, ma per coloro che sono disposti a diventare simili a fanciulli, esse si dimostreranno una sicura guida alla verità e li metteranno infine in grado di superare le prove dell’adeptato. Alcune sono espresse in termini simbolici, altre sono necessariamente degli schermi, mentre altre esprimono la verità quale essa è.

1. Osserva il mondo del pensiero e separa il falso dal vero.

2. Impara il significato dell’illusione e, in mezzo ad essa, poni il filo d’oro della verità.

3. Domina il corpo delle emozioni, poiché le onde che si sollevano sopra i mari burrascosi della vita travolgono il nuotatore, offuscano il sole e rendono futile qualsiasi piano.

4. Scopri che hai una mente e imparane il suo duplice uso.

5. Concentra il principio pensante e sii padrone del tuo mondo mentale.

6. Impara che il Pensatore, il pensiero e lo strumento del pensiero sono di natura diversa, eppure nella realtà ultima sono una cosa sola.

7. Agisci come pensatore e impara che non è giusto prostituire il tuo pensiero all’uso meschino del desiderio separativo.

8. L’energia del pensiero deve servire al bene del tutto ed a promuovere il Piano di Dio. Non usarla quindi per i tuoi fini egoistici.

9. Prima di costruire una forma pensiero, vedine il proposito, accertane la meta e verificane il movente.

10. Per te, aspirante sulla via della Vita, la costruzione cosciente non è ancora la meta. Il lavoro di purificare l’atmosfera del pensiero, di sbarrare saldamente le porte del pensiero all’odio e al dolore, alla paura, alla gelosia ai bassi desideri deve precedere il lavoro cosciente di costruzione. Sorveglia la tua aura, o viandante sulla via.

11. Sorveglia attentamente le porte del pensiero. Poni una vigile sentinella al desiderio. Rigetta ogni paura, ogni sentimento di odio, ogni avidità. Guarda lontano ed in alto.

12. Se la tua vita è perlopiù accentrata sul piano della vita concreta, le tue parole e il tuo linguaggio indicheranno il tuo pensiero. Sorvegliali molto attentamente.

13. Le parole sono di tre tipi.

Parole frivole, ognuna delle quali produrrà il suo effetto. Se sono buone e gentili, non vi è necessità di trattenerle. Nel caso non lo siano, se ne dovrà pagare il prezzo a breve scadenza.

Parole egoistiche, pronunciate con forte intenzione, costruiscono una parete di separazione. Occorrerà molto tempo per abbattere quella parete e liberare il proposito egoistico accumulato. Esamina i tuoi moventi e cerca di usare le parole che fondono la tua vita con il vasto proposito della Volontà di Dio.

Parole di odio, il linguaggio crudele che manda in rovina coloro che ne subiscono il fascino, i pettegolezzi velenosi passati di bocca in bocca per l’eccitazione che suscitano; queste parole uccidono i vacillanti impulsi dell’anima, tagliano le radici della vita e portano quindi morte.

Se pronunciate apertamente, portano la giusta punizione; se pronunciate e riconosciute poi come menzognere, rafforzano il mondo illusorio in cui vive colui che parla, impedendogli di procedere verso la liberazione.

Le parole dette con l’intento di far del male, ferire e uccidere ritornano a colui che le ha pronunciate e sarà lui ad essere ferito e ucciso.

14. Il pensiero frivolo, il pensiero egoistico, il pensiero crudele pieno di odio, espresso a parole crea una prigione, avvelena tutte le fonti della vita, conduce alla malattia ed è causa di rovina e ritardo. Perciò, per quanto sta in te, sii amabile, benevolo e buono. Mantieni il silenzio e la luce entrerà in te.

15. Non parlare di te stesso. Non lamentarti del tuo destino. I pensieri rivolti al sé e al tuo destino inferiore impediscono alla voce interiore della tua anima di giungere al tuo orecchio. Parla dell’anima; dilungati sul Piano; dimentica te stesso nel costruire per il mondo. Così verrà ridotta all’impotenza la legge della forma. Così potrà stabilirsi in quel mondo la legge dell’amore. (4 - 472/5).

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[174] POTERE DEL PENSIERO

(1) Solo quando lo Spirito, mediante il potere del pensiero, dominerà i veicoli materiali, la vita soggettiva assumerà il giusto posto, il Dio interiore splenderà radioso, finché la forma non sarà persa di vista e “Il sentiero del giusto risplenda sempre più fino al giorno sii con noi”. (3 - 140).

(2) Questi…obiettivi richiedono che quei pensatori e lavoratori vitali comprendano con chiarezza il potere del pensiero, la direzione delle correnti di pensiero, la scienza della costruzione di pensieri, la manipolazione della materia mentale secondo la legge e l’ordine, ed il processo di manifestazione del pensiero mediante i due fattori del suono e della vitalizzazione… nessun lavoratore per l’umanità diventa un reale aiuto finché non dirige con precisione (coscientemente e con piena cognizione del suo lavoro) la sua energia di pensiero verso un canale particolare di servizio per la razza. (3 - 955).

(3) La seconda domanda è se il potere del pensiero può guarire, individualmente o in gruppo.

Con tutta sicurezza si può affermare che in generale sia il singolo che un gruppo possono guarire, e che il pensiero può avere molta parte nel processo, ma non il pensiero soltanto, senza altro ausilio. Esso può dirigere le forze e le energie che debellano e disperdono la malattia, ma il procedimento deve essere assecondato dalla visualizzazione, dall’uso di certe forze specifiche e adatte, dalla comprensione dei raggi e delle loro qualità, nonché dall’impiego della sostanza luce, com’è chiamata. A tutto ciò occorre aggiungere la capacità di stabilire il rapporto con il paziente, e un cuore che sappia amare. In effetti, quando tutte queste condizioni siano osservate, la guarigione può ancora essere bloccata o frenata da un uso troppo potente d’energia e di processi mentali. Il pensiero deve regolare l’incentivo iniziale, rivolgendo l’intelligenza sul problema della terapia e sulla natura del paziente; ma, ciò fatto, quando l’attenzione del guaritore o del gruppo di guaritori è ben concentrata, esso dovrebbe diventare un agente direttivo ma subconscio, e nient’altro.

La guarigione, quand’essa è possibile, è compiuta dall’impiego ben diretto dell’energia e dalla visualizzazione accurata; anche l’amore vi ha un ruolo prezioso, come la mente nella fase iniziale. Direi che un cuore capace di amare è una delle massime energie in gioco…

Ho considerato queste due domande perché voglio che la vostra mente abbia chiare tali questioni prima che iniziate un qualsiasi lavoro di gruppo nella guarigione.

Il pensiero non causa e non cura la malattia. Entra nel processo, ma non ne è la parte più importante, né la sola. Qui, appunto, molti guaritori si sperdono. La mente dirige l’energia, che può eccitare eccessivamente il cervello e i tessuti cellulari, provocando disordini nervosi e anche malattie cerebrali, ma di per sé, mente e pensiero non possono originare malattie fisiche. (17 - 96/7).

Vedi anche: (6 - 289).

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[175] TEMPO

(1) L’uomo spirituale non è cosciente del tempo, quando è separato dal corpo fisico. Il tempo è la registrazione, da parte del cervello, della successione degli stati di coscienza e dei contatti progressivi con i fenomeni. Sui piani interiori non esiste nulla di simile al tempo come l’intende l’umanità. Esistono solo cicli di attività e di non-attività. (18 - 408).

(2) Il Maestro è liberato dalle limitazioni di tempo, sebbene non di spazio, perché lo spazio è un’Entità eterna. (18 - 437).

(3) Per le masse umane il tempo non conta molto, ma per chi serve, si. Perciò non perdete tempo ad analizzarvi, a giustificarvi, a deprezzarvi. (5 - 78).

(4) Per il discepolo, il tempo non conta. La meta è il progresso, stabile e definitivo, e questo sviluppo, per essere sano e buono, dev’essere lento. (5 - 552).

(5) I discepoli perdono tanto tempo a tormentarsi per le parole, i pensieri e le azioni altrui, che potrebbero impiegare in modo costruttivo. (5 - 563).

(6) Non c’è fretta. Non c’è alcun bisogno di rapidità per te… Vi è tempo per crescere, sia in questo che in altri stati d’esistenza. (5 - 573)

Vedi anche: (6 - 341, - 395).

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[176] TRIANGOLI DI LUCE

(1) I triangoli di luce e buona volontà sono essenzialmente invocatori. Costituiscono l’a.b.c. della futura Scienza dell’Invocazione. La loro forza dipende, in un caso dalla profondità del sentimento, e nell’altro dalla forza della volontà con cui vengono creati. Qui ho dato una nuova indicazione utile ai discepoli che stanno lanciando questo nuovo progetto che tanto mi sta a cuore. Questo lavoro deve procedere. Sembra impossibile attuarlo perché l’intero concetto è nuovo e diverso da tutto ciò che è stato progettato finora; il progetto dei triangoli ha il suo incentivo in sorgenti così altamente esoteriche, che alcuni discepoli considerano il lavoro come eccessivamente difficile e così, col pensiero, ne complicano l’essenziale semplicità; altri lo considerano come la cosa più semplice del mondo e, dando più importanza all’aspetto exoterico e organizzativo, ostacolano anch’essi la creazione del vero tipo di triangoli. I discepoli devono essere consapevoli del vero piano proposto e trovare il modo di scoprire la posizione intermedia tra le difficoltà presentate e le semplificazioni che deformano.

Forse potrò aiutare a chiarire un po’ le menti responsabili dei passi iniziali di questa iniziativa profondamente esoterica. È diverso dal lavoro intellettuale e pratico che gli uomini e le donne di buona volontà sono chiamati a fare e faranno non è ciò che alcune persone zelanti considerano come lavoro della buona volontà, o come una fase di questo. La formazione dei triangoli di luce e di buona volontà riguarda la riserva d’energia del lato interiore ed eterico della vita, che con effetto automatico e pienamente circolatorio permetterà al lavoro degli uomini e delle donne di buona volontà di progredire. Non è buona volontà in sé, ma la creazione, nel corpo eterico del pianeta, di triangoli d’energia che vengono qualificati deliberatamente dalla buona volontà.

Le due fasi del lavoro sono necessariamente complementari, ma non devono essere considerate tutt’una. I triangoli di luce devono essere qualificati dalla buona volontà o divenirne gli agenti, e i due gruppi sono strettamente connessi. Non occorre che gli uomini e le donne di buona volontà siano a conoscenza di questi triangoli, a meno che ciò sia ritenuto opportuno ed essi siano individualmente abbastanza avanzati da reagire correttamente; ma il loro lavoro lungo le linee della buona volontà riuscirà o meno (parlo da un punto di vista a lunga portata) secondo l’intensità del proposito e la profondità dell’amore dimostrato dai due gruppi di membri dei triangoli…

Vi sarà perciò evidente che questo lavoro creativo, con i suoi scopi pratici e intelligenti e la sua capacità, quando funzioni correttamente, di unire i lavoratori exoterici ed esoterici in un’unica iniziativa spirituale, origina in realtà da Shamballa stesso e fu compresa — come intento e scopo — da Maestri di primo e secondo raggio; sebbene inteso più facilmente soprattutto da discepoli e da Maestri di secondo raggio. Più tardi, quando sarà stato compiuto un lavoro assiduo e sistematico e l’idea sarà familiare al pubblico, quest’attività sarà una parte importante della nuova religione mondiale e sarà meglio compresa. Avrà il proprio gruppo interiore che lavorerà del tutto soggettivamente, costruendo i triangoli di luce e di buona volontà, e lavorerà poi oggettivamente dirigendo le attività di coloro che, con un’efficace attività sussidiaria, stanno costruendo sulla terra l’aspetto organizzativo dei triangoli di pratica buona volontà. (18 - 274/5).

(2) La funzione di questi Triangoli è di facilitare la distribuzione nella Gerarchia e nell’umanità della pura energia d’amore in arrivo, che si esprime come luce e buona volontà. Questo scopo profondamente esoterico dei Triangoli non sarà compreso dal pubblico in genere, ma alcuni di voi che leggete queste parole apprezzeranno l’opportunità di servire coscientemente in questo modo. ( 18 - 402).

(3) Muovetevi rapidamente e come un gruppo unito per il lavoro dei Triangoli. È di utilità fondamentale e deve essere diffuso ampiamente. (13 - 331).

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[177] VERITÀ

(1) Vi rendete conto che la verità deve essere elaborata nella trama della vita d’ogni giorno, prima che nuove verità possano esservi rivelate senza pericolo? (4 - 201).

(2) Tutte le idee giuste sono di natura transitoria, che col tempo dovranno essere considerate parzialmente giuste e lasciare il posto a verità maggiori. Il fatto del giorno, più tardi sarà visto come parte di un avvenimento più grande. Un uomo può aver compreso un principio minore della Saggezza Eterna in modo così chiaro ed essere tanto convinto della sua correttezza da dimenticare il tutto maggiore; egli costruisce quindi una forma pensiero sulla verità parziale che ha visto, ciò che può rivelarsi una limitazione, tenerlo prigioniero e impedirgli di progredire. Egli è così certo di possedere la verità che non può vedere la verità percepita da altri. Egli è così convinto della realtà del proprio concetto di ciò che può essere la verità, che dimentica le proprie limitazioni, dimentica che la verità gli è pervenuta attraverso la sua anima e di conseguenza è tinta dal suo raggio, e che successivamente la sua mente separativa le ha dato forma. Egli non vive che per quella piccola verità e non è in grado di vederne altre; impone la propria forma pensiero ad altri, diviene un fanatico ossessionato e mentalmente squilibrato, anche se il mondo lo considera sano. (4 - 490).

(3) Ogni verità registrata è suscettibile di molte interpretazioni, le quali gli appariranno sempre più chiare via via che egli procede da una ad un’altra iniziazione e sviluppa una cosciente responsività. (11 - 100).

(4) Non c’è fine nella dispensazione della verità: si sviluppa e si espande per soddisfare la crescente esigenza di luce. (7 - 139).

(5) Solo ciò che si apprende da sé e si sperimenta coscientemente ha importanza ed è vero. Ciò che vien detto da altri, perfino da me, non è essenziale e non serve che a rafforzare e corroborare una verità già nota, o a creare illusioni o responsabilità, finché non sia respinto o sperimentato nella vostra propria coscienza. Comprendete cosa intendo dire? (5 - 91).

(6) Nuove verità (e con ciò intendo delle verità nuove per i pensatori più avanzati e solo vagamente percepite dagli esoteristi più avanzati) si profilano all’orizzonte della mente umana.

Si sta preparando il terreno per la semina di questo nuovo seme e si allestisce la scena per l’apparizione di nuovi Attori nel gran dramma della progressiva rivelazione della Divinità.

Certi grandi concetti sono stati ormai afferrati fermamente dall’uomo. Stanno prendendo forma delle grandi speranze che diverranno il modello del vivere umano. Certi grandi concetti diventeranno teorie sperimentali, e più tardi si riveleranno fatti dimostrati… Vi è grande eccitazione e movimento. Il mondo degli uomini è in fermento in risposta all’afflusso d’energia spirituale. Quest’energia è stata evocata dal grido non compreso e silenzioso dell’umanità stessa. Per la prima volta nella storia l’umanità è diventata spiritualmente invocativa. (18 - 77/8).

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[178] VIRTÙ

(1) Virtù è il richiamare nuove energie e nuovi ritmi di vibrazione affinché l’anima diventi il fattore governante positivo e le forze dell’anima sostituiscano quelle dei corpi. Questo è il processo di formazione del carattere. (4 - 202).

(2) La virtù è la manifestazione, nell’uomo, dello spirito di cooperazione con i propri fratelli, spirito di cooperazione che richiede altruismo, comprensione e totale oblio di se stessi. Il vizio ne è la negazione. Virtù e vizio significano in realtà semplicemente perfezione e imperfezione, conformità al modello divino di fratellanza, o in capacità di adeguarvisi. I modelli di vita sono mutevoli, e cambiano col progredire dell’uomo verso la divinità. Variano inoltre con il destino del singolo, secondo l’epoca, l’età, l’indole e l’ambiente, ed anche secondo il grado di evoluzione conseguito. Il modello da raggiungere oggi non è quello di mille anni fa, né sarà lo stesso fra mille anni. (14 - 284).

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[179] VISUALIZZAZIONE

(1) Il segreto della vera meditazione, nei suoi primi stadi, è la capacità di visualizzare… Tutte le nuove tecniche di meditazione dell’Era futura includeranno la visualizzazione come primo passo, per le ragioni seguenti:

1. La visualizzazione è il passo iniziale nella dimostrazione della legge occulta secondo cui “l’energia segue il pensiero”…

2. È l’aspetto costruttore dell’immaginazione creativa… Questa direzione dell’energia diventa un’abitudine spirituale se la si pratica a poco a poco e gradualmente. Dapprima visualizzare sembra faticoso e senza profitto, ma se si persevera, diviene agevole ed efficace…

3. Il potere di visualizzare correttamente è un modo di accertare con esattezza il vero o il falso…

Visualizzare e immaginare sono i primi due passi della costruzione di forme-pensiero. È con queste forme — incorporanti idee spirituali e proposito divino — che i Maestri lavorano, e si attua il proposito gerarchico. Perciò, miei discepoli, è essenziale cominciare, con decisione ma lentamente, ad operare in questo modo, applicando queste istruzioni in modo costruttivo e creativo. (5 - 89/91).

(2) La chiave di tutto questo lavoro esoterico richiesto da Shamballa va trovata nello sviluppo dell’arte di visualizzare. Mediante la visualizzazione diverranno possibili tre espressioni della coscienza umana:

1. Si potrà costruire l’antahkarana e vedere nettamente il risplendere della Triade. Sarà questa la nuova visione, conseguenza dello sviluppo del senso della visione.

2. Saranno riconosciuti anche gruppi, grandi insiemi e sintesi maggiori, ciò che condurrà ad una definita espansione della coscienza. Così sarà sviluppato il senso di sintesi.

 3. Tutte le arti creative saranno favorite da questo addestramento che procedendo consentirà il rapido sviluppo della nuova arte del futuro in tutti i settori della creatività. Lo sviluppo del senso della visione e del senso di sintesi, mediante la visualizzazione, condurrà al senso di essere la vita nella forma. ( 18 - 123).

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